Il libro “Colui che raccontò la Grazia” è un saggio di recente pubblicazione di Mauro Toninelli il cui scopo dichiarato è leggere la più nota opera di Tolkien, Il Signore degli Anelli, alla luce di quello che il suo stesso autore ne pensava. Più volte, infatti, il Professore ha esposto il suo pensiero e le sue spiegazioni in merito a questo suo testo nelle Lettere, che il biografo ufficiale Carpenter e il figlio Christopher Tolkien hanno pubblicato per la prima volta nel 1981.
Questo approccio non è esattamente scontato, per due motivi. Il primo è che prendere troppo rigidamente questo assunto e farne una chiave di lettura dogmatica e non critica conduce a fare de Il Signore degli Anelli una specie di Quinto Evangelo, vedendovi ovunque allegorie cristiane, figure cristiche e quant’altro. Questo cancella ciò che Tolkien stesso diceva: non solo e non tanto che le sue storie non contengono allegorie, ma che il cattolicesimo andava ricercato nel simbolismo del racconto.
Il secondo motivo è che la critica tolkieniana non è unanimemente concorde nell’attribuire a Tolkien e alle sue affermazioni lo stesso peso, specialmente quando si parla delle Lettere. In effetti, non esiste ad oggi nella critica un criterio unanimemente riconosciuto per dare alle affermazioni di Tolkien un peso oggettivo per tutti, quindi chiunque è autorizzato a dare ad esse l’importanza che vuole. Per spiegare il problema con una metafora: tolkienianamente siamo un po’ in un periodo precedente all’instaurazione delle misure standard cui la scienza oggi ci ha abituato, come il metro, il grado Celsius, il litro, eccetera. Non esiste un metro di misura universale che possa dire quali affermazioni di Tolkien hanno tale peso, né esiste un paradigma scientifico più o meno elaborato o condiviso in cui tale unità di misura esista.
Il libro di Toninelli, dunque, è pregevole per questi due aspetti, assolutamente non secondari. Mentre nella sua trattazione non cade nell’allegoria ma va alla consapevole ricerca del simbolismo cattolico presente nei testi di Tolkien, con focus su Il Signore degli Anelli, egli dà anche un giusto peso alle affermazioni di Tolkien, andandone a ricercare la storia, le concezioni retrostanti, i contesti. Toninelli, dunque, delinea una piccola mappa del pensiero di Tolkien mostrando la genesi de Il Signore degli Anelli tramite un approccio divulgativo, una scelta che da un lato azzoppa il metodo circoscrivendolo a una sola opera di Tolkien, una sola foglia del grande albero delle storie, per quanto importante sia, mentre da un altro riesce a rendere fruibile a tutti il contenuto, cosa sicuramente importante essendo intento dell’autore raggiungere non solo i tolkieniani, né i più esperti tra loro.
Di questo e molto altro parleremo in diretta con Mauro Toninelli stesso in merito al suo libro sulla Radio La Voce di Arda al link https://www.spreaker.com/show/lo-show-di-radio-la-voce-di-arda venerdì 8 maggio alle 21.