LE LINGUE DI ARDA, DA TOLKIEN A TUTTI NOI

di Gianluca Comastri

Quando, con Simone Claudiani e Giuseppe Scattolini, decidemmo di dare il via a un intero ciclo di puntate web-radiofoniche su Quenya e Sindarin, abbiamo azzardato una scommessa vera e propria. Le esperienze di “corsi” in presenza del 2016, tra Bologna e Modena, avevano avuto un ritorno molto soddisfacente, ma da lì a occupare ben sette serate in radio per presentare questi affascinanti frutti colti dal giardino della subcreazione tolkieniana il passo era più lungo di quello che sembrava. Ma oggi, alla vigilia della serata conclusiva, la soddisfazione è davvero tanta.

Aver ottenuto ascolti che hanno soddisfatto le migliori aspettative dei miei due amici è stato gratificante. Anche perché la formula era una sfida nella sfida: di solito, nelle serate dei corsi precedenti o alle presentazioni che tengo in occasione degli eventi Tolkieniani, la parte espositiva dura da un’ora e mezza a un’ora e tre quarti. Ma qui mi si chiedeva di tenere banco per il doppio del tempo: tre ore piene o quasi a puntata, che sicuramente non avrebbero stancato me, ma che non avevo idea di come avrebbero potuto essere accolte da chi era abituato a mettersi all’ascolto di argomenti meno ostici da affrontare – per quanto le lingue degli Elfi esercitino un notevole fascino, trascorrere tutto quel tempo fronteggiando tempi verbali, casi e forme flessive, mutazioni vocali e consonanti e altre diavolerie del genere non era detto che catturasse più simpatie di tanto. E invece, serata dopo serata, la risposta era sempre convincente. Tuttora non sono sicuro di aver scelto il miglior programma possibile, né di averlo esposto con la massima efficacia oratoria. Quello che mi auguro, come dopo ogni volta in cui ho l’occasione di parlare in pubblico del mio argomento più caro, è ovviamente di aver risvegliato lo stesso interesse almeno in una parte di chi ha scelto di dedicarmi il suo tempo. Ma stavolta c’era uno stimolo in più.

Queste serate si sono infatti svolte proprio nel periodo in cui la nuova traduzione del La Compagnia dell’Anello incontrava i lettori. Per quanto ormai sia ben noto quali e quanti campioni in lingua sono presenti nel libro di Tolkien, c’era comunque la curiosità di toccare con mano come sarebbero stati affrontati nell’ultima versione, presentata dall’editore come “di rottura”. Altrove (in altra puntata… https://www.spreaker.com/user/simoneclaudiani/commento-e-critica-della-nuova-traduzion) abbiamo affrontato l’argomento e non è il caso di riprenderlo qui. Ma spero che almeno qualcuno dei lettori e ascoltatori possa essersi sentito particolarmente incuriosito e sospinto ad esigere, per le parti in lingua (il costrutto più caro al Professore), la stessa cura che Tolkien avrebbe voluto constatare – come ben sanno i traduttori che hanno avuto la ventura di prestare la loro opera confrontandosi direttamente con lui.

Ci accingiamo dunque alla serata conclusiva, in cui rimangono da affrontare alcuni argomenti del Quenya (vari usi di : pronomi in frasi imperative; pronomi enfatici; domande in ma-; posposizioni; sa e clausole nominali) e alcuni discorsi relativi alla condizione del Sindarin, per verificare quanto ha senso il concetto di una forma standard della lingua. Ma, come le volte precedenti, la conclusione di un’esperienza deve sempre preludere all’inizio del suo seguito. Ciò a cui dobbiamo dedicarci ora è la produzione di un adeguato sistema di informazioni consultabili in rete, aggiornate e affidabili, che integrino libri stampati; forme di tutoring per la didattica a distanza; un sistema di esercitazioni e un glossario di base per seguire con maggior agio lezioni ed esercizi. Il tutto sempre tenendo d’occhio il complesso ma affascinante obiettivo di catturare l’interesse di accademici, studiosi di linguistica e di filologia, per riuscire prima o poi a trattare questi argomenti con la professionalità che meritano e che richiedono.

Il lavoro da fare è sempre tanto. Ma la compagnia con cui intraprenderlo è davvero la migliore che avrei potuto desiderare: le condizioni per creare qualcosa di bello, di cui godere in tanti, ci sono tutte. Vedremo di coglierle una a una.

Nota (di Giuseppe Scattolini): tutte le lezioni del corso le trovate sulla Radio La Voce di Arda al link https://www.spreaker.com/user/simoneclaudiani selezionando “episodi”, da dove potrete usufruire anche di tutte le altre puntate della nostra radio sui temi tolkieniani più disparati. Nell’immagine in evidenza trovate i due libri di Gianluca sulle lingue elfiche editi da L’Arco e la Corte.

Una opinione su "LE LINGUE DI ARDA, DA TOLKIEN A TUTTI NOI"

  1. Grazie Gianluca – e un grazie ovviamente anche a Simone e Giuseppe!

    Purtroppo non seguirò la puntata in diretta, perché prima voglio recuperare quelle precedenti; ma ci tenevo a condividere i proverbiali my two cents su questo:

    Tuttora non sono sicuro di aver scelto il miglior programma possibile, né di averlo esposto con la massima efficacia oratoria.

    Ti capisco benissimo, è perfettamente normale: d’altronde, practice makes perfect!

    Sono sicuro che, a conti fatti, sarà stata un’esperienza utile a tutti: interessante ed istruttiva per chi ti ha seguito (o seguirà in differita) e al tempo stesso per te.

    Namárië, nai haryuvalyë alassë!

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